venerdì 6 giugno 2008

EUROPE LOVES ABRUZZO

L’autorevole quotidiano inglese Guardian in un ampio articolo di Liane Katz del 13 aprile 2006 traccia un lusinghiero profilo dell’immagine della regione, arrivando a sottolineare come si possa parlare ormai di “Abruzzoshire” – per definire un territorio amato dai molti inglesi che lo hanno addirittura scelto per vivere, soprattutto nelle campagne e nei paesi collinari. Questa etichetta (nickname) nei mesi scorsi era già stata espressa da alcuni magazine economici italiani (es. Capital) e dalla nota enciclopedia on-line Wikipedia (USA).
Si tratta di un traguardo straordinario, per una regione assai poco conosciuta all’estero, almeno fino a qualche anno fa, che va ben oltre le speranze di un progetto di marketing territoriale finalizzato al recupero e alla valorizzazione del patrimonio immobiliare di pregio storico-architettonico delle aree interne che sta sorprendentemente (e rapidamente) favorendo il posizionamento internazionale del brand Abruzzo – allineandolo – con propri caratteri identificativi – sulla scia dei riconosciuti valori di eccellenza della area toscana nota come Chiantishire.
L’aggiunta della parola “shire” costituisce una tipica espressione affettiva per un territorio che per paesaggi, architettura, cultura e stile di vita viene avvertito come modello esemplare di riferimento, condiviso da un numero crescente di cittadini britannici - ma non solo – appartenenti ad un target culturale ed economico medio-alto.
Circa tre anni fa, lo stesso quotidiano - nella fase iniziale di lancio el programma di marketing turistico territoriale denominato “Invest-Abruzzo” – in un articolo di Plilip Wilan dal titolo “Forget the rest..” – definiva l’Abruzzo potenziale “rivale del Chiantishire”. (Fonte Servizio Turismo Regione Abruzzo)

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